• Fabrizio Milesi
    Gianluca Capitini
    Nguyen Hoang Nguyen
  • in costruzione
  • Passaggio di Bettona (PG)

Il progetto rivisita in chiave contemporanea la tipologia dell'edificio rurale umbro, caratterizzato da volumi lineari con copertura a capanna. Esiste infatti un' analogia fra tradizione e contemporaneità del costruire: il carattere semplice e povero della casa rurale sembra il precursore del concetto di essenzialità e riduzione a forme pure dell'architettura contemporanea.

L'intervento consiste in due edifici con tetto a falde, gemelli, traslati l'uno rispetto all'altro che si confrontano nella loro diversità.

Il primo edificio, riprendendo le sembianze dell'edificio rurale esistente ha un'immagine solida, materica. Costruito in mattoni di recupero facciavista, caratterizzato da aperture regolari e di dimensioni contenute, questo edificio rispetta lo stato dei luoghi e contemporaneamente si propone come "attualizzazione" del concetto di casa.

Il secondo edificio, ovvero l'ampliamento, è caratterizzato dalla coesistenza di due volumi:

- un volume “contenitore” è costituito da una intelaiatura di travi e pilastri in ferro naturale verniciato, che definisce una forma pura, fatta di linee e quindi senza "peso visivo" (e a basso impatto ambientale);

- un volume “contenuto” (la seconda unità abitativa), ad un unico livello, di fatto il vero e proprio ampliamento, è rifinito con intonaco grezzo colorato in pasta nei toni del sabbia e/o delle terre naturali.

Anche questo secondo edificio richiama, anche se in modo più sottile, quasi metaforico, il linguaggio del paesaggio rurale. Infatti in questo gioco di “contenuto” e “contenitore” e nell’immagine di un semplice telaio di travi e pilastri  vi è un rimando all’archetipo dei fienili che ancora oggi possiamo trovare nelle nostre campagne. Si tratta perciò di due edifici diversi e al tempo stesso "gemelli" nella sagoma tipologicamente tradizionale; comuni nel linguaggio architettonico contemporaneo delle aperture e nella tradizione dei materiali (mattoni facciavista e intonaco grezzo).

Due edifici contemporanei anche nella tecnologia, sempre più sensibile alla eco-compatibilità. Orientati lungo l'asse est-ovest, permettono una esposizione a sud delle facciate principali (fedeli anche alla tradizione rurale). Ciò consente una captazione ottimale della energia solare per il funzionamento degli impianti solari-termici ed eventuali impianti fotovoltaici.

L'energia del sole viene inoltre assorbita da una piccola serra solare vetrata con pannelli frangisole inclinabili, in modo da riscaldare nei giorni invernali gli ambienti interni alle abitazioni, mentre nei giorni estivi di proteggerli dall'irraggiamento eccessivo. Questo volume vetrato è addossato alla facciata esposta a sud e sostituisce, come segno, la scala esterna del volume esistente.